Descrizione
Emergenza idrica a Civita Castellana, questa mattina il primo cittadino Luca Giampieri ha partecipato a Viterbo ad un incontro convocato dal prefetto Gennaro Capo insieme a diversi sindaci di territori interessati dalla crisi.
“Il prefetto ci ha sollecitato ad emettere ordinanze per il divieto di usi impropri dell’acqua potabile – spiega Giampieri -, ordinanza che il nostro Comune ha già adottato dallo scorso 10 giugno. Vista l’emergenza, verranno a questo punto rafforzati i controlli sul divieto di innaffiamento di giardini e orti e di riempimento di piscine private e, comunque, di usi dell’acqua diversi da quelli strettamente necessari per l’alimentazione e l’igiene”.
La crisi, secondo i rapporti di Talete spa forniti al Comune di Civita Castellana, è generata soprattutto da una diminuzione del 20% circa delle precipitazioni - con conseguente diminuzione di portate disponibili relativamente alle fonti di approvvigionamento idrico della rete comunale - ma anche e in maniera molto incisiva da usi impropri, eccessivi e generalizzati, della risorsa idrica da parte dell’utenza che usa l’acqua per innaffiare o riempire piscine. “Si tratta di comportamenti scellerati che contribuiscono ad alimentare la crisi idrica - sentenzia il sindaco Luca Giampieri -. Talete ha evidenziato che nel nostro territorio rispetto al 2022 c’è stata una perdita media di oltre 20 litri al secondo dalle sorgenti e dai pozzi pubblici, perdita dovuta principalmente alla diminuzione delle precipitazioni di circa il 20% annuo ma anche a prelievi fraudolenti sulla sorgente del Barco, documentati dalla stessa Talete e per i quali ho sporto denuncia lo scorso 10 luglio”.
“Purtroppo, ci troviamo di fronte a una grave emergenza idrica che riguarda molte zone della nostra provincia – conclude il primo cittadino -. È essenziale, quindi, che i comportamenti della collettività sul consumo dell’acqua siano responsabili perché parliamo di un bene primario così fondamentale che non può essere sperperato in modo scellerato a discapito delle esigenze delle comunità locali”.
Si ricorda che dallo scorso 10 giugno fino al 30 settembre 2024, a seguito delle disposizioni dell’ordinanza sindacale numero 26/2024, sul territorio comunale vige il divieto di uso improprio della fornitura idrica potabile. In particolare, sono vietati l’innaffiamento di giardini, orti ed aree pertinenziali di fabbricati, pubblici e privati, il lavaggio delle autovetture, il riempimento di ogni tipo di piscine private, e comunque per usi diversi da quelli strettamente necessari per l’alimentazione e l’igiene, mediante attingimento dall’acquedotto comunale.